01 / 30 / 2018

Le interviste di Rita: per iniziare parlo io su NozzeMania

Per venire incontro alle molte richieste ricevute, riporto di seguito la trascrizione integrale della mia intervista rilasciata ad Enza Ruggiero per il programma NozzeMania, andata in onda il 2 ottobre 2017 sul Canale Donna TV sul digitale terrestre e sulla piattaforma Sky. 1. PERCHE’ UNA COPPIA DOVREBBE RIVOLGERSI AD UN WEDDING PLANNER?
Io dico sempre che il wedding planner è una figura da considerarsi come un professionista del suo settore, questo non vuol dire che una coppia debba necessariamente rivolgersi ad un wedding planner, come non deve necessariamente ad un architetto per arredare casa o ad un imbianchino per farsela tinteggiare, ma indubbiamente è risaputo che ricorrere ad un professionista garantirà risultati oggettivamente migliori. Il wedding planner deve essere visto come un valore aggiunto, per è questo il nostro compito in quanto mettiamo a disposizione della coppia tutto il nostro bagaglio di conoscenze ed esperienze, garantendo una selezione di fornitori ad hoc dei quali conosciamo perfettamente l’operato, che formeranno la squadra vincente per concretizzare in maniera impeccabile l’idea di nozze che gli sposi desiderano; in questo modo non subiranno alcuno stress da preparativi e vivranno i giorni che li separano dalle nozze senza paure ed ansie da risultato, occupandosi solo degli aspetti più entusiasmanti del loro matrimonio.

2. QUALI DOTI BISOGNA AVERE PER SVOLGERE LA PROFESSIONE DI WEDDING PLANNER?
Volendo tralasciare le competenze di management, le capacità organizzative ed una spiccata attitudine al problem solving che costituiscono la base imprescindibile, direi pazienza, leadership e grande senso pratico oltre ovviamente ad una buona dose di creatività. Il giorno del matrimonio non ammette errori e gli imprevisti sono sempre in agguato. L’importante è saperli affrontare con sangue freddo e con la giusta dose di determinazione ed ottimismo. La mia forza sta nella convinzione che quando sai quello che stai facendo, nulla ti può fermare.

3. IL LAVORO DEL WEDDING PLANNER, APPRODATO IN ITALIA ORMAI DA DIVERSI ANNI, RIMANE ANCORA UNA PROFESSIONE GUARDATA CON MOLTO SCETTICISMO E CONSIDERATA COME UN LUSSO, COSA NE PENSI?
Sono d’accordo, mentre all’estero è una cosa normalissima rivolgersi al professionista quasi immediatamente dopo aver ricevuto la proposta di matrimonio, in Italia c’è ancora titubanza e timore per una questione di cultura e per scarsa conoscenza del nostro lavoro; questo è in parte giustificabile, in quanto troppe persone si improvvisano ad esercitare questo lavoro, svilendola al mero confezionamento di qualche addobbo, tralasciando tutta la sua vera complessità e questo crea grande confusione. Inoltre ci sono alcune trasmissioni televisive che lasciano passare involontariamente il messaggio che il Wedding Planner sia un professionista inaccessibile sotto il profilo economico, una figura che toglie libertà decisionale alla coppia imponendo il proprio gusto estetico ed azzerando totalmente quello dei futuri sposi. Inutile dire che questo concetto è del tutto errato perché la realtà è esattamente l’opposto.

4. A PROPOSITO DI QUESTO, QUAL E’ IL COMPITO DI UN WEDDING PLANNER? E SOPRATTUTTO QUALI DIFFERENZE CI SONO RISPETTO AL WEDDING DESIGNER DATO CHE ORMAI SI SENTE SPESSO PARLARE DI QUESTA FIGURA?
Contrariamente a quanto si pensi, il wedding planner non è esattamente una figura leziosa che passa le sue giornate tra nastri, fiocchetti e nuvole di tulle. Il suo ruolo è innanzitutto quello di capire la psicologia degli sposi che ha di fronte, per poterli indirizzare nelle scelte più adatte alle loro esigenze al fine di mettere in scena il matrimonio che hanno sempre sognato. Il tutto senza lasciare proprio nulla al caso, dal planning vero e proprio all’aspetto stilistico e qui mi allaccio alla seconda domanda riguardante la differenza tra wedding planner e wedding designer di cui ti ringrazio. Effettivamente le due figure hanno compiti completamente differenti e molto spesso si confondono: la prima come già dice il termine ”planner” si occupa di tutta la parte di pianificazione e logistica legata all’organizzazione del matrimonio come ad esempio la gestione del budget a disposizione della coppia, la creazione di una time line con tutte le tempistiche da rispettare durante i preparativi, la selezione dei fornitori e la gestione di tutti i rapporti con essi, come trattative, contratti, scadenze dei pagamenti, è quindi un tramite necessario tra la coppia ed i vari collaboratori che lavoreranno al matrimonio. Per quanto riguarda invece il wedding designer, le mansioni sono altre: con lui i futuri sposi percorreranno una fase particolarmente entusiasmante e creativa perché il suo compito è quello di seguire tutti gli aspetti estetici del loro matrimonio andando a sviluppare un’immagine finale perfettamente in linea con il loro gusto, concretizzando al meglio le idee che hanno in mente e che spesso credono essere irrealizzabili. Il wedding designer si occupa insomma di ciò che il suo nome dice già di per sé, ovvero, il design del matrimonio creando tutte quelle meravigliose atmosfere che conferiranno all’evento un elevato impatto emotivo. Per quanto mi riguarda mi occupo di entrambe le cose essendo appunto wedding planner e designer.

5. QUANTO TEMPO PRIMA LE COPPIE DEVONO RIVOLGERSI AD UN WEDDING PLANNER PER PIANIFICARE IL MATRIMONIO?
Come dico sempre alle mie coppie, non esiste una regola precisa, ma tenendo presente che i primi due passi che in genere si fanno e cioè la scelta del luogo dove si svolgerà la cerimonia (religiosa, civile o simbolica) ed il luogo del ricevimento sono legati alla disponibilità di date, sarebbe bene velocizzare nel caso in cui si dovessero avere già in mente delle locations precise. Ad ogni modo il mio consiglio e quello di non scendere mai sotto i sei mesi dalla data prescelta.

6. PARLANDO APPUNTO DI QUESTO PERCORSO CHE FAI ASSIEME ALLE COPPIE, COME VENGONO STRUTTURATI GLI INCONTRI?
Il primo incontro consiste in un semplice colloquio conoscitivo assolutamente gratuito e senza impegno in cui le coppie hanno modo di raccontarmi alcune loro idee relative all’evento, i loro gusti in generale, il numero approssimativo degli invitati, il budget a disposizione, la tipologia di location preferita, ma soprattutto di farmi tutte le domande qualora avessero dubbi, curiosità. Diciamo che il primo colloquio è quello che serve maggiormente per cominciare ad operare con la parte relativa ai numeri quindi al planning. Successivamente si entrerà più nel dettaglio del progetto attraverso degli approfondimenti volti a verificare innanzitutto l’esistenza di una comunione di intenti ed a raggruppare tutte le informazioni ottenute all’interno del cosiddetto “progetto di matrimonio” una presentazione che diventa il punto di partenza per l’organizzazione di tutto l’evento.

7. IL TUO E’ UN LAVORO IN CUI SI ENTRA MOLTO IN SINTONIA CON LA COPPIA, E’ VERO CHE IL WEDDING PLANNER ALLA FINE DIVENTA UN AMICO?
E’ vero. Essere il supporto ed il punto di riferimento di una coppia di futuri sposi nell’organizzazione di un evento così importante della loro vita significa entrare empaticamente in sintonia, quindi aprirsi, aiutarli a superare i dubbi, a saper gestire l’ansia, dunque è inevitabile che tutto ciò sfoci in un rapporto di amicizia. Devo ammettere che tutto questo mi riempie di orgoglio e mi rende davvero grata della fiducia che le coppie ripongono in me e nella mia professionalità.

8. COS’E’ CHE DISTINGUE UN MATRIMONIO FIRMATO RITA DELL’OMO?
Senza alcun dubbio l’unicità e il fatto che ogni dettaglio dell’evento debba essere lo specchio della coppia stessa dunque esclusivo e cucito addosso. Il mio ruolo oltre a far sì che l’evento risulti perfettamente organizzato è quello di dare ad ogni matrimonio un filo conduttore che conferisca armonia al tutto, ma alla base devono esserci assolutamente i desideri ed i gusti della coppia, per me è la condizione primaria. Mi piace lavorare sulla personalizzazione totale e questo è il motivo per cui preferisco di gran lunga attingere all’eccellenza dell’artigianato italiano più che alla produzione in serie di quanto necessario alla realizzazione del progetto, facendo sentire i miei sposi sempre protagonisti delle scelte e garantendo allo stesso tempo il mio totale supporto e la mia piena disponibilità.

9. SIAMO ALLA CONCLUSIONE. COSA TI SENTI DI DIRE ALLE FUTURE COPPIE?
Consiglierei loro di affidarsi sempre e solo ad un professionista perché oltre a rappresentare un aiuto concreto nella realizzazione del loro sogno, risulta particolarmente utile per affrontare i preparativi con serenità e senza avere dubbi sulla riuscita dell’evento ma soprattutto vivere il giorno delle nozze in totale relax sapendo che ci sarà una persona dietro le quinte pronta a far fronte a tutti gli inconvenienti che potrebbero presentarsi.
Inoltre vorrei dire agli sposi che sono intimoriti dall’idea di rivolgersi ad un wedding planner perché convinti sia un lusso estremamente oneroso che, in primo luogo i costi per questo tipo di servizio non sono poi così elevati considerando i benefici e poi, cosa da non sottovalutare, la conoscenza del mercato ed il potere di negoziazione che un professionista ha con i fornitori, consentono un risparmio in termini meramente economici che gli sposi non otterrebbero mai organizzando tutto da soli.

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